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I salumi più mangiati in italia


L’italia è nota in tutto il mondo per la sua vasta cultura in campo norcino e di salumeria, molti prodotti vengono esportati per la loro fama e per il loro sapore unico e irreplicabile. Fra tutti i salumi presenti nelle varie regioni quali di questi sono più consumati dalla popolazione italiana?


Ecco a voi i risultati delle ricerche fatte dall’Osservatorio Alimentare di Berkel.


Prosciutto Crudo


Il prosciutto crudo si trova in prima posizione con il 29,5% dei voti, questo salume ha origini etrusche che poi è stata affinata con tecniche romane. Storicamente nato per conservare la coscia di del maiale la sua lavorazione inizia con la pulizia e rifilatura della coscia, dopo ciò avviene il processo di salagione che può anche contenere piccole dosi di pepe, aceto, spezie  antiossidanti naturali. A seguito avviene un processo di riposo non inferiore ai 50 giorni passando poi ad un processo di toelettatura e lavaggio. Lasciando come processo finale la stagionatura che sarà intervallata con la sugnatura, una lavorazione nella quale si applica sulle parti non ricoperte di cotenna la sugna, un impasto composto da grasso di maiale, sale, pepe e eventualmente farina di riso.


Prosciutto crudo di Parma

Prosciutto crudo San Daniele


Prosciutto Cotto


Non sorprendentemente troviamo al secondo posto il prosciutto cotto con il 16,8% dei voti, ottenuto anch’esso dalle cosce del maiale, viene però sottoposto a passaggi diversi rispetto alla controparte cruda. Innanzitutto la coscia viene disossata preparandola all'iniezione di salamoia per poi venire massaggiata per intenerire la carne e distribuire in modo capillare i sali e gli aromi. Dopo ciò viene messo in forma dentro degli stampi di alluminio per una cottura sotto vuoto, la durata del processo varia da un paio di ore a giorni in base alle dimensioni del salume, infine ci resta solo da raffreddare il salume e gustarlo.


Salame


Il salame l’ultima posizione sul podio con 16,3% dei voti è uno dei salumi più apprezzati in tutto il mondo, un misto di carne macinata, cubetti di grasso e spezie viene racchiuso in un budello per poi essere asciugati per 3-4 giorni. Il processo finale è la stagionatura dove i salami vengono posizionati in un ambiente più fresco e lasciati riposare fino al gusto e alla consistenza desiderata. Un processo che sembra sicuramente più semplice di quelli spiegati in precedenza ma comunque ha bisogno di anni per essere eseguito alla perfezione. Questo processo ci porta a tantissimi salami dai gusti inconfondibili.


Salame Milano

Salame Ungherese

Salame Gentile


Mortadella


La mortadella ad un passo dal podio con l’11,5% del podio è amata da molti italiani ma non tutti sanno come è prodotta. Si inizia con un impasto di carne che viene omogeneizzato e distribuito con lardelli in maniera omogenea, dopo ciò l’impasto viene insaccato in un involucro naturale o sintetico per poi essere cotto in una stufe a vapore. Il periodo di cottura può variare fra un paio di ore e alcuni giorni in base alle dimensioni del salume. L’ultima fase prevede una doccia in acqua fredda per stabilizzare il prodotto e per poi venire lasciata in una cella di raffreddamento fino al suo imballaggio o alla sua spedizione.


Bresaola


La bresaola con il 10,1% dei voti è l’unico prodotto della lista che viene prodotto partendo dal manzo e non dal maiale, nonostante ciò il procedimento di produzione è molto simile a quelli visti in precedenza. Il suo viaggio inizia partendo da una salatura, iniziando da una salatura a secco, poi immersa in una salamoia per un paio di settimane. Gli ultimi passaggi prevedono l’insaccatura in un budello, l’asciugamento e poi stagionatura. Questa delizia nasce dalla Val Tellina e si merita sicuramente un posto in questa classifica.


Bresaola punta d’anca


Speck


Ultima nella classifica di oggi troviamo lo speck, un tesoro altoatesino alla quale il 5,6% dei voti non fa giustizia. Anch’esse provenienti dalla coscia del suino, partono da una rigorosa macellazione della carne secondo criteri controllati per passare ad un periodo di salagione a secco di 3 settimane con una varietà di spezie che possono essere tradizionalmente pepe, allora, rosmarino e ginepro possono contenere anche spezie differenti come aglio rosso, coriandolo o cumino in base al produttore. Dopo il lungo processo di salagione lo speck viene affumicato e asciugato all’aria per poi passare all’atto finale della stagionatura prima di raggiungere le case di numerosi italiani.