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Sorrento, la terra dei limoni



Famosa per la vista sul mare, il centro storico, Piazza Tasso, il centro storico e gli immancabili gnocchi alla sorrentina. Visitando la città però è chiaro che la star della città è un'altra, il limone sorrentino. Le strade decorate con alberi di limone e il limoncello venduto ad ogni angolo della strada riempiono la città di un odore di agrumi durante il periodo di raccolta.


I limoneti si trovano lungo i pendii e arrivano fino al mare, una condizione perfetta per la crescita dei limoni. Una combinazione fra clima mite mediterraneo e il terreno particolarmente argilloso del territorio concedono caratteristiche organolettiche uniche al limone sorrentino.

 

La storia del limone

 

Il limone sorrentino ha antenati genetici che risalgono all’epoca romana, i primi documenti che confermano la presenza del limone nel territorio risalgono addirittura al 1500. Raffigurati su dipinti e mosaici rinvenuti negli scavi di Pompei e Ercolano possiamo trovare delle varietà di limoni molto simili agli attuali “massesi” e “ovali sorrentini”.

 

Durante il periodo rinascimentale ci furono vari dipinti, testi di letteratura e botanica che trattano e analizzano il limone. Ancora oggi esiste uno dei primi fondi coltivati, chiamato appunto “il Gesù”, situato nella Conca di Guarrazzano, tra Sorrento e Massa Lubrense, i due comuni che probabilmente hanno dato origini al nome date alle varietà attuali. Nell’800  lo storico Bonaventura da Sorrento ne testimonia già la spedizione in tutto il mondo, specialmente i bastimenti diretti in America.

 

La denominazione I.G.P

 

Per ottenere tale denominazione esse devono seguire rigorose tecniche di coltivazione. L’utilizzo delle "pagliarelle" e stuoie di paglia appoggiate a pali di legno, solitamente di di castagno, proteggono i frutti dal vento e dal freddo portando anche ad un
ritardo nella maturazione imperativa per la qualità del limone.
L’area di coltivazione è lungo tutta la penisola sorrentina, specialmente nelle zone: Massa Lubrense, Meta, Piano di Sorrento,
Sant'Agnello, Sorrento, Vico Equense. Coltivata anche sull’isola di Capri in entrambi i comuni Capri e Anacapri.

Il Limone di Sorrento IGP in cucina


Il Limone di Sorrento IGP si può consumare in moltissimi modi fra il dolce e il salato, al naturale, in succhi, marmellate, dolci o per
accompagnare i prodotti marittimi che caratterizzano la zona. Moltissime sono le ricette che prevedono lo stupendo ingrediente
come star del piatto. Il limone è ricercato da molti ristoranti di alto livello creando anche interi menù attorno all’ingrediente. Nei negozi invece possiamo trovare variazioni di limoncelli distillati da tutte le regioni che producono tale limone, da considerare anche la marmellata di limoni e i dolci tipici sorrentini, il babà al limoncello e le “delizie al limone”.